Nella trattazione del Piano Comunale di Protezione Civile sono stati presi in considerazione solo i principali rischi, sia naturali che antropici, che sulla base dei riscontri scientifici (tempi di ritorno di eventi sismici o idrogeologici), di disposizioni di legge (industrie a rischio rilevante) o dell’esperienza, sono ritenuti di primaria importanza ai fini di una pianificazione predittiva e di intervento emergenziale.
Ciò premesso, talvolta i rischi ritenuti trascurabili o addirittura non ipotizzati irrompono nello scenario emergenziale come il caso dei black-out, del ritrovamento di grossi ordigni bellici in prossimità di infrastrutture o di zone abitate e via dicendo. Occorre quindi cercare di inquadrare il più possibile le varie categorie al fine di una corretta pianificazione senza dimenticare che la realtà potrà sfuggire talvolta ai quadri revisionali imponendo flessibilità e prontezza operativa per rispondere alle esigenze impreviste.
I rischi prevalenti del territorio analizzati nel Piano Comunale di Protezione Civile sono: